Crowdinvesting – Social Lending

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LENDING CROWDFUNDING / SOCIAL LENDING

Il 12 luglio, alle ore 10.30 al palazzo della regione Lombardia si è svolto il convegno sul Crowdinvesting in Italia, di cui il lending crowdfunding, anche detto social lending, fa parte.

Gli operatori lending nel settore consumer in Italia sono:

Smartika, Prestiamoci, Soisy, Younited Credit, Motus Quo.

Gli operatori lending business sono:

Borsadelcredito, Lendix.

Il 2017 ha rappresentato un anno di svolta in Italia sia per l’equity crowdfunding che  per il lending crowdfunding. L’arrivo di due operatori dalla Francia, con una dotazione di capitale significativa rispetto alla dimensione attuale del mercato italiano, ha consentito un balzo nell’erogazione di prestiti.

Le piattaforme nazionali non sono state a guardare e hanno comunque contribuito in modo significativo alla crescita.

Dal grafico si evince che in grande maggioranza le piattaforme si basano su una participazione del “crowd”, ma con una eccezione importante in Younited Credit che si finanzia presso investotori professinali esteri.

Un fattore critico di successo per le piattaforme nel futuro sarà quello di eccellere nella capacità di stimare correttamente il merito creditizio nel lending. Infatti  manca il possibile ‘upside’ legato alla creazione di valore azionario (capital gain) tipico dell’equity crowdfunding, con l’eventuale successo dell’impresa.

Il fattore chiave di successo diventerà quindi la minimizzazione del rischio d’insolvenza.
La competitività del lending crowdfunding è solo marginalmente legata al più basso costo del capitale; in realtà importanza maggiore hanno la capacità di essere rapidi nelle risposte verso i richiedenti e la capacità di coprire fasce del mercato che attualmente hanno scarso o nullo accesso al circuito bancario.

E’ noto che, in generale, da parte delle banche vi è poco interesse per il finanziamento di PMI per somme di ammontare ridotto. Finanziamenti che richiedono comunque una istruttoria per loro costosa, ed in cui le banche sono poco competitive perché sovradimensionate. Ed in generale con tempi molto lunghi in rapporto all’ammontare richiesto.

Ecco quindi l’opportunità per le piattaforme di lending crowdfunding.

Nel mese di novembre 2016, la Banca d’Italia ha pubblicato un nuovo provvedimento (Delibera 584/2016) recante disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche, con l’obiettivo di fornire una prima cornice regolamentare alle forme di finanziamento alternative al tradizionale canale bancario.

Il documento identifica esplicitamente la filiera del ‘social lending’ ovvero lending based crowdfunding, finanziato da una pluralità di prestatori privati (piccoli risparmiatori o investitori istituzionali).

L’attività del gestore del portale, è autorizzata, qualora sia inquadrabile come prestazione di servizi di pagamento, mentre dal punto di vista del prenditore di fondi viene autorizzata la raccolta di fondi quando prenditori e finanziatori sono in grado di incidere sulle clausole contrattuali facendo valere il proprio potere negoziale nell’ambito di una trattativa personalizzata.

L’Autorità di vigilanza raccomanda comunque di fissare un limite massimo ammissibile nell’investimento sui portali da parte dei privati, per non configurare l’esercizio abusivo dell’attività bancaria. Il che spiega la presenza di fondi d’investimento in appoggio da parte di diverse piattaforme.

Il portale offre quindi un contratto di servizi di pagamento online che sottoscrive con entrambi i partecipanti all’operazione di finanziamento.
Dal punto di vista contrattuale il rapporto fra il prestatore e il soggetto finanziato si configura come un ‘contratto di mutuo’ per mezzo del quale una parte mette a disposizione dell’altra somme di denaro con la promessa da parte di quest’ultima di eseguirne il rimborso entro un certo periodo di tempo.

I testi sono liberamente tratti dalla documentazione (vedi foto) distribuita al convegno e prodotta dal Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale. Presentata da Giancarlo Giudici, Direttore Scientifico Osservatorio Crowdinvesting.

Le foto dei grafici sono state realizzate dall’autore del post al convegno, svoltasi il 12 luglio 2017.

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